Il giardinaggio, a scuola, è molto più di un passatempo. È osservazione, scoperta, cura, attesa. È un modo per far toccare con mano ai bambini il miracolo della crescita – delle piante, certo, ma anche di se stessi.
In questo articolo ti propongo idee semplici e concrete per portare il giardinaggio in classe o all’aperto. Non servono grandi spazi o attrezzature: basta la voglia di sporcarsi un po’ le mani e coltivare insieme… meraviglia! 🌱
🌿 Perché proporre il giardinaggio a scuola?
Il giardinaggio:
🌸 Idee facili per iniziare
🌱Il vaso delle stagioni
Ogni stagione, piantiamo un seme o un bulbo in piccoli vasi (riciclati, decorati dai bambini). Li osserviamo crescere giorno per giorno. Può diventare un rituale di classe.
🌱Una pianta tutta mia!
Ogni bambino riceve un vasetto con il proprio nome e pianta qualcosa di semplice (lenticchie, erba gatta, fagioli). Ogni mattina la controlla, la annaffia, la racconta.
🌱Il diario scientifico
Per i più grandi: un quaderno in cui annotare (o disegnare!) i cambiamenti della pianta, i giorni senza crescita, i primi germogli, le emozioni provate.
🌱La cucina del piccolo orto
Se piantiamo menta, basilico o erba cipollina, possiamo usarla per profumare l’acqua, creare sali aromatici o semplici merende insieme.
🧤 E se non ho un giardino?
Nessun problema! Puoi iniziare:
con una cassetta di legno piena di terra sul davanzale
usando vasi riciclati da barattoli o bottiglie
portando una pianta in classe da curare tutti insieme
oppure creare un “orto verticale” appeso alla parete (anche solo simbolico!)
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Lo sapevi che non è necessario utilizzare il cotone per osservare come si sviluppa un seme da vicino?
Puoi prendere dei classici bicchierini trasparenti e spingere il seme contro alla parete. Avrai modo di visualizzare tutte le sue tappe evolutive mantenendo come habitat naturale il terriccio.
L'effetto è sorprendente e l'osservazione scientifica è assicurata!
L'IMPRONTA PER CONOSCERE SE STESSI
Si inizia fin da bambini a osservare il nostro impatto sul mondo. Vi viene in mente che cosa fa un bambino se trova davanti a sé una scatola con dentro della sabbia?
Certo, proverà a lasciare un segno attraverso ciò che di più caro ha: il proprio corpo. E allora via di ditate sulla sabbia e di strisciate di mano, via di scarabocchi e di forme dell'anima.
Il bambino ha bisogno di imprimere la sua dimensione sul mondo, di percepirlo come continuazione di se stesso.
Quando si cresce un pochino le cose cambiano, gli interessi diventano più variegati, gli esperimenti non si fanno solo più utilizzando se stessi come protagonisti, ma anche altri oggetti. Ci si percepisce come "altro", separati da ciò che ci circonda...eppure così uniti da legami invisibili!
Ecco che l'impronta può diventare segno di altre entità (orme di animali, tracce di oggetti, segni di altri uomini).
La seguente attività può essere quindi impostata con vari obiettivi, tra i quali: la conoscenza di se stessi (utilizzando il proprio corpo) e la conoscenza del mondo (utilizzando, ad esempio, oggetti).
UN MODO SEMPLICE PER DIRE: OGNI VOSTRO GESTO LASCIA UN SEGNO SUL NOSTRO PIANETA...ABBIATENE CURA!
In 5^ primaria quest'attività potrà essere approfondita attraverso materie trasversali (scienze, geografia, educazione civica) come base per il concetto complesso di "impronta ecologica".
FASE 1
Riporre gli oggetti a vostra scelta nel coperchio della scatola delle scarpe (oppure sul tavolo luminoso!)
FASE 2
Ricoprire la superficie della scatola o della lavagna luminosa con farina di mais
FASE 3
Sollevare gli oggetti ed osservarne le impronte
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